La filosofia del Capo \ 1

Leviatano

La filosofia del Capo \ 1

La filosofia del Capo \ 1 300 238 Stefano Aggravi

Le vicende della scorsa settimana sull’elezione del Capo dello Stato hanno sicuramente marcato il segno di chi ha vinto e chi ha perso, secondo l’opinione pubblica. Quel che però è certo riguarda il risultato, ovvero la scelta di non scegliere da parte della politica. Chi più e chi meno ha avuto paura di cambiare Capo.

Resto dell’idea che, così come detto da chi ne sa più di me, l’eventuale elezione del Premier Draghi al Quirinale avrebbe determinato una turbolenza dagli incerti e nefasti effetti.

La politica ha avuto paura di perdere quel Capo che, nel bene e nel male, sta guidando una nave di non facile conduzione. Un Capo che per molti sembra trasformare il piombo in oro. Credo, tuttavia, nella difficoltà che si sta per manifestare rispetto alle aspettative di un Governo per così dire di emergenza nazionale. Il PNRR, fatto di riforme e qualche investimento (non mi stancherò di ripeterlo), si rileverà per gli effetti di poco conto sull’andamento dell’economia nazionale. Se il PIL terrà le previsioni sin qui formulate sarà soprattutto per la struttura storica della nostra economica. Sì, quella data sempre per scontata da parte di tanti commentatori ed “esperti”.

Non basterà, una volta finita l’emergenza, il Capo per poter trasformare il piombo in oro. In pochi se lo stanno dicendo, vuoi per miopia di analisi vuoi per convenienza, ma presto i nodi verranno al pettine e servirà ben altro rispetto allo standing ed al decisionismo di contingenza di un non politico.

Sarà così che il Capo tanto voluto finirà per diventare scomodo a chi si appresta ad organizzare la campagna elettorale del post Covid-19 (forse).

#staytuned