L’arte della guerra ibrida – Teoria e prassi della destabilizzazione è un libro scritto da Emanuel Pietrobon, edito da Castelvecchi. Un vero e proprio “manuale” (mi piace chiamarlo così) per comprendere non soltanto quelle che immaginiamo o ci dicono essere delle guerre, dei conflitti “ibridi”, bensì ogni manifestazione poco chiara del nostro oggi. Lo si capisce benissimo leggendo questo libro che gli elementi di una guerra ibrida sono tutt’altro che definiti, tutt’altro che chiaramente identificabili.
Umana percezione, gestione delle informazioni, evoluzione tecnologica, competizione economica sono soltanto alcuni degli elementi che Pietrobon analizza nel delinearsi delle sue analisi. Eventi storici “guida” consentono poi al lettore di capire nel concreto che cosa sia davvero successo in quella determinata situazione e, soprattutto, come sia stato possibile concepire quella determinata operazione.
Tutto è lecito in una guerra ibrida, perché sporca e senza limiti, perciò uno Stato aggredito economicamente dovrebbe impiegare ogni mezzo a disposizione per uscire dall’angolo ed evitare il ko. La creatività è il segreto. L’ingegno del visionario batte sempre i freddi calcoli del matematico.
“La fame aguzza l’ingegno” da “L’arte della guerra ibrida” di Emanuel Pietrobon
Sarà per via della mia deformazione professionale, per la passione che nutro per l’economia, ma devo dire che la rilettura (di fatto l’analisi strategica) di quel che fu il Blocco continentale promosso da Napoleone contro l’Inghilterra, resta – dal mio punto di vista – uno dei passaggi più illuminanti del libro. Allo stesso modo anche le dinamiche della c.d. operazione FUBELT e di quanto avvenne nel Cile degli anni ’70 vengono analizzate dall’autore nel dettaglio e rappresentate con estrema – e utile – chiarezza.
Il manuale chiude poi con uno sguardo sul futuro. Un capitolo dedicato ai dialoghi sulle guerre di oggi e di domani con principali esperti di questioni militari e strategiche, il che rende completo un lavoro davvero utile ed interessante per chi lavora o vuole semplicemente avvicinarsi al settore.
C’è davvero poco altro da dire in questa semplice e sintetica recensione, se non consigliarne vivamente la lettura.
Un ottimo libro per chi vuole capire di più e meglio cosa sta succedendo intorno a noi e nel mondo… letto d’un fiato. Ne consiglio la lettura a CHIUNQUE NON SI ACCONTENTI DI UNA INFORMAZIONE PREFABBRICATA E POCO CREDIBILE.