La tattica della patrimoniale

La tattica della patrimoniale

La tattica della patrimoniale 1200 675 Stefano Aggravi

Ieri sera seguendo Stasera Italia ho sentito dire al direttore de “Il Riformista” Piero Sansonetti che i partiti hanno sostanzialmente dato in mano al Presidente Draghi la guida politica del Paese, limitandosi a fare propaganda. Una considerazione che al di là delle posizioni politiche rispecchia sostanzialmente la realtà dei fatti (almeno dal mio modesto punto di vista). 

In tal senso fa seguito la proposta del segretario PD Letta per l’introduzione di una nuova tassa di successione per finanziare una “dote” ai giovani. Una idea dal gusto del “dicci qualcosa di sinistra” più utile a scaldare il cuore della sinistra del partito e del blocco radical chic che rappresentare una proposta concreta di aiuto ai giovani, così duramente colpiti dalla pandemia. Non sarà certo una paghetta ad aiutare i tanti giovani che si trovano nel mezzo delle incertezze e delle sempre più grandi difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro.

Qualche tempo fa Salvini ebbe a dire che con questa maggioranza di Governo sarà difficile fare le riforme e molti lo hanno criticato. Ma così sembra essere sempre più evidente, con non poca preoccupazione (direi) se si considera che il #PNRR verte proprio sulla realizzazione delle riforme in questo contenute. L’ho detto e lo ripeto: quella è la strada da perseguire e su cui il Governo Draghi deve lavorare. 

Lanciare oggi proposte così ideologizzate (vedi lo ius soli, il DDL Zan e ora anche la patrimoniale) altro non fa che alzare la temperatura politica di un Governo fortemente eterogeneo il cui principio fu proprio (e solo) il #PNRR. A meno che non ci siano altre volontà da parte di Letta volte a minare la base numerica di riferimento e far saltare questo Governo..