Il costo della crisi

Il costo della crisi

Il costo della crisi 1080 1080 Stefano Aggravi

Il costo della crisi… Chi lo pagherà? Oltre alla crisi monetaria generata dall’inflazione, la crisi delle materie prime, la crisi sociale del post Covid-19, nonché quella indotta dalla guerra tra Russia e Ucraina, la Valle d’Aosta è interessata da più di un anno da un sostanziale stallo politico permanente. Una crisi che ha di fatto frenato l’azione amministrativa del Governo regionale su molti campi.

Va poi detto che i principali provvedimenti che hanno messo in campo risorse economiche importanti per la comunità valdostana hanno avuto il sostegno e non meno il contributo delle forze di opposizione. Così come al contrario in molti casi i provvedimenti di legge, altrettanto importanti e fondamentali per il futuro della Petite Patrie, sono arrivati quasi in scadenza di tempo regolamentare. Due esempi su tutti: piano rifiuti e sistema idrico integrato (così come altri..).

Tutta questa incertezza, queste scelte “di necessità”, queste perenni negoziazioni hanno un costo. Un costo che si poteva ridurre con una soluzione amministrativa coraggiosa, forse anche azzardata, ma che avrebbe dato stabilità e governabilità a questa Regione. Così pare che a qualcuno non piaccia. Sì, ai tanti maître-à-penser che negli ultimi mesi si sono dati tanto da fare per sabotarla. 

Ecco, al di là di tutto, da ieri mi pongo una semplice domanda: saranno forse costoro a sobbarcarsi il costo che la comunità valdostana, famiglie imprese e singoli, sta pagando e pagherà per tutto questo tempo perso? Per tutte quelle scelte non prese o tardive che ingessano e bloccano questa Regione? Saranno costoro ad indicare la via ai 18 che sono rimasti? 

“La politique, ça ne consiste pas à suivre le courant, mais à indiquer le cap.”

Jacques Chirac

Molto probabilmente sì. Molto probabilmente hanno piani e programmi a noi sconosciuti. Una cosa però è certa: con l’ideologia non si mangia (a patto poi che sia questa la reale motivazione di tale agire). Né si risolvono problemi ormai sedimentati da anni. Ma forse, nei prossimi giorni, questi tanti maître-à-penser avranno una risposta anche a questo dilemma. 

La destinazione dell’avanzo di bilancio si avvicina, così come il futuro Documento di Economia e Finanza Regionale – DEFR (o come si chiamerà..), nonché la definizione del primo bilancio di previsione post lock-down, così come anche la necessità di dare una riforma agli enti locali. A tutti questi appuntamenti la “maggioranza a 18” ci sarà? Quali diktat riceveranno dagli illuminati maître-à-penser?

Ecco, i Valdostani vi aspettano.

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