CVA, il diritto e il mercato

CVA, il diritto e il mercato

CVA, il diritto e il mercato 2560 2018 Stefano Aggravi

Ho partecipato con molto interesse all’incontro di ieri promosso dal Gruppo CVA al Grand Hotel Billia. Un momento di importante confronto e sintesi con i propri stakeholders di riferimento. Oltre ai numeri, gli obiettivi e i progetti futuri restano sul piatto non poche incertezze in ottica 2029. Ancora tanto si parla di Commissione Paritetica, norme di attuazione e possibilità di valorizzare “pubblicamente” il nostro petrolio bianco.

Sicuramente la variabile normativa resta il principale freno alla crescita e sviluppo della nostra più importante società partecipata, ma io credo -come ho già avuto modo di dire – che ci sia anche dell’altro. Sì, non è una questione di solo diritto a preoccupare, bensì anche di mercato e del fatto che la tendenza sta portando ad forte concentrazione dei players che negli anni si sono tra l’altro già mossi.

In tal senso credo che CVA debba giocare sempre di più un ruolo di operatore strategico e tascabile nell’ambito delle rinnovabili con una attenzione particolare alla concorrenza ed all’andamento del mercato. Non basterà uno scudo normativo (se e quando arriverà), seppur “forte”, per difendere la sua posizione.

Normativa e mercato sono due piani di “gioco” non così distanti, bensì congruenti e mai alternativi.