Le considerazioni finali del Governatore di Banca d’Italia

Le considerazioni finali del Governatore di Banca d’Italia

Le considerazioni finali del Governatore di Banca d’Italia 150 150 Stefano Aggravi

Avete letto le Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia alla Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2020? Probabilmente no – e posso anche capirlo – ma vi invito a prendervi qualche minuto per leggerle. In particolare, ci sono due passaggi meritevoli di attenzione.

Il primo riguarda il #PNRR in cui il Governatore Visco conferma l’importanza dell’agenda delle riforme, quasi più della parte di investimenti. I soldi arriveranno se e solo se il programma di riforme, tutt’altro che banale, verrà rispettato. Altro che ius soli, ddl Zan, dote e altre fantasie lettiane: le riforme da fare sono ben altre (tra cui quella della giustizia). Ecco il passaggio:

L’agenda delle riforme è altrettanto vasta, da realizzare anch’essa secondo un calendario serrato. Si individuano interventi per migliorare il funzionamento delle amministrazioni pubbliche, ridurre i tempi della giustizia e la complessità del quadro normativo, rimuovere le limitazioni alla concorrenza: tutte aree in cui da tempo è evidente la necessità di un cambio di passo. A questi si aggiungono le riforme annunciate del sistema fiscale e degli ammortizzatori sociali che, pur se non incluse nel Piano, completano il quadro delle materie su cui il Governo intende intervenire. Serviranno coesione e consapevolezza da parte di tutti ‒ politica, istituzioni, parti sociali, cittadini ‒ della assoluta necessità di far fronte nel tempo agli impegni assunti.

Considerazioni finale del Governatore della Banca d’Italia, 31 maggio 2021 (pagina 14)

Altro aspetto da non sottovalutare e che giustamente il Governatore di Banca d’Italia ha inserito nella parte finale delle sue Considerazioni, riguarda il futuro delle misure straordinarie poste in essere dallo Stato in questo frangente di emergenza. Quanto sino ad oggi ha contribuito a tamponare gli effetti economici e sociali generati dalla pandemia costituisce di fatto un pesante futuro sulle nostre teste.

Cesseranno quindi il blocco dei licenziamenti, le garanzie dello Stato sui prestiti, le moratorie sui debiti. E andrà, gradualmente ma con continuità, ridotto il fardello del debito pubblico sull’economia. Bisogna essere preparati ai cambiamenti di cui abbiamo contezza e pronti per rispondere agli eventi e agli sviluppi inattesi, come dolorosamente ci insegna l’epidemia che ci ha tutti colpito. Come scrisse Alessandro Manzoni a proposito degli eventi connessi con la terribile peste del Seicento: “Spegnere il lume è un mezzo opportunissimo per non veder la cosa che non piace, ma non per veder quella che si desidera”.

Considerazioni finale del Governatore della Banca d’Italia, 31 maggio 2021 (pagina 25)

Un consiglio? Se avete 5 minuti leggete cosa dice il Governatore Visco, qualche spunto sul nostro prossimo futuro lo troverete tra le righe del suo intervento.