Nous, lebbrosi d’Italia?

Nous, lebbrosi d’Italia?

Nous, lebbrosi d’Italia? 1024 684 Stefano Aggravi

La Valle d’Aosta permane in zona rossa. La rabbia è tanta, davvero tanta soprattutto se mentre ci pensiamo guardiamo in televisione quello che succede a Napoli. 

Sicuramente i nostri piccoli numeri in termini di territorio, popolazione e indici Covid-19 non aiutano, così come i troppi ritardi e mancanze in vista dell’arrivo di questa scontata seconda ondata. Così sarà anche in vista della terza, perché le azioni oggi messe in campo non stanno facendo altro che correre ai ripari della seconda. 

Ma quel che più preoccupa è il futuro di una stagione invernale che non è iniziata e che quando (se) inizierà non sarà certo degna di tal termine, perché oltre alle limitazioni, alla concorrenza degli altri e alle incertezze sui movimenti dei flussi turistici sentirà anche il peso di una campagna mediatica che ci sta facendo passare per i piccoli lebbrosi d’Italia. La comunicazione è sempre più rapida, spicciola e semplicistica (se non sempliciotta) e nella mente di chi legge e guarda le notizie noi appariamo costantemente tra i “cattivi”, quasi fosse davvero colpa nostra.

Maledetta fu Roma e chi oggi le è amica. Sì, perché anche qui da noi di amici ce ne sono. Chi va pure fiero nel dirlo, mentre il Presidente della Regione aspetta una telefonata che poi non arriva. Non è sicuramente il caso di buttarla sulla banale caciara politica, non è mia intenzione farlo. 

Tralasciando dunque la sola politica, la realtà dei fatti è che nessuno ci potrà ridare quello che abbiamo perso, non ci sarà un DPCM equo e in aiuto ad una Regione che per molti membri del Governo nazionale medesimo altro non è che già privilegiata. 

Nessuno poi potrà ridarci la dignità che le notizie di oggi sembrano quasi volerci togliere. Quella dovremo recuperarla con il tempo, il lavoro e la fatica di tutti. Oggi non restano che le parole di un Governo regionale nato con la benedizione di chi è al Governo a Roma e non telefona: “la Giunta regionale […] si riserva ogni azione politica nelle prossime ore”. 

Devo dire, con sincerità, che questa sera i vetri della mia stanza non hanno dato segno di cedimento, né hanno tremato.