Teste di…

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Teste di… 150 150 Stefano Aggravi

Tutte le forme di fanatismo dovrebbero preoccuparci, anche se queste nascono da volontà o reazioni che possono apparire (inizialmente) a fin di bene. Quel che sta succedendo in queste ore un po’ in tutto il mondo con l’abbattimento di statue o la loro deturpazione, non è soltanto un gesto folle di puro vandalismo, bensì rappresenta due caratteristiche tipiche (e preoccupanti) dell’attuale Società. 

Da un lato l’ignoranza duplice di chi non conosce la storia di alcuni di questi personaggi, dall’altro l’assurda presunzione che il tempo moderno sia il migliore e quindi deputato necessariamente a giudicare (se non riscrivere) quelli passati. Ogni tempo, ogni epoca, ognuno di noi in qualche modo è figlio comunque e sempre del proprio tempo e giudicare con occhi moderni la condotta di Cristoforo Colombo o di Leopoldo II appare quantomeno assurdo. Ogni tempo passato a vario grado appare peggiore di quello presente. Questa è la Storia.

L’assurdo vero è vedere orde di facinorosi che manifestano il politicamente corretto con azioni tutt’altro che pacifiche o “democratiche”. E’ vero anche chi ha esportato (ed esporterà) modelli democratici ha contribuito ad abbattere statue o cancellare dipinti, etc. e lo ha sempre fatto nel nome del bene comune e del progresso dell’Umanità.

Ma quel che stiamo vedendo in questi giorni, fomentato da chi abilmente nell’ombra manovra con altri obiettivi (e.g. lanciare la campagna elettorale Democratica negli USA), è davvero penoso e non è poi così lontano dai roghi di libri dei tempi passati che a tempo perso sono oggetto di condanna proprio da parte di chi guida oggi queste azioni vandaliche. 

Non è abbattendo statue, rinominando piazze, limitando l’uso degli aggettivi, alzando pugni o tendendo braccia o cambiando il nome di qualche cioccolatino, che si contribuirà nello sviluppo del domani e nel rafforzamento delle istituzioni democratiche. 

Pensiamo ai manifestanti di Hong-Kong o agli eroi di Piazza Tienanmen ed al fatto che hanno pagato con la vita il prezzo della propria libertà, il prezzo delle proprie idee. Questo, senza vestire panni di beceri vandali.