Tutta colpa del profitto.. ovviamente!

Tutta colpa del profitto.. ovviamente!

Tutta colpa del profitto.. ovviamente! 150 150 Stefano Aggravi
Non potrebbe che essere così. Questa sera ho sentito per l’ennesima volta chi sostiene che il mondo di domani dovrà essere per necessità ancor più progressista di quello di oggi. Perché questo? Ovviamente perché la colpa di tutto è del profitto. Lo so, devo evitare di prestare attenzione ad affermazioni di chi, in fin dei conti, altro non rappresenta che un passato il cui vero errore è stato quello di non pensare concretamente ad un futuro diverso. 

Ci sono ancora vecchi guru che professano la lotta sociale di un tempo, proprio quella che hanno fomentato negli anni della loro gioventù e che oggi si godono, a distanza, grazie alle laute pensioni o incarichi guadagnati nell’era dei baby contributi. Ma dico, possibile sentire un Mario Capanna che in diretta TV (su Stasera Italia weekend) colpevolizza banalmente il profitto, come se questo possa rappresentare l’unica causa di tutti i nostri mali? 

Io mi chiedo davvero come si possa oggi ancora fare affermazioni di questo genere, proprio in considerazione del fatto che la lotta da loro a suo tempo condotta non ha portato altrove se non nel mondo che stiamo vivendo. Non dico che ci si debba astenere dal voler cambiare, riformare l’attuale sistema, anzi ne sono convinto, ma non certo verso un ennesimo progressismo che in realtà ci ha portato proprio dove siamo oggi. 

Eh sì, perché gli stessi che si sono emozionati per il lancio del razzo della SpaceX non possono poi denigrare quel profitto che ha permesso all’uomo di tornare in orbita o che ha dato slancio all’auto elettrica oggi simbolo di progresso green di chi sino a qualche tempo fa predicava la decrescita felice.

Abbiamo ancora bisogno di questi vecchi guru che dalle loro comode poltrone invitano i giovani, il mondo a sollevarsi verso un sistema che hanno contribuito a creare? Direi proprio di no! Si godano la loro pensione che in fin dei conti paghiamo noi tutti e ci lascino fare e conquistare la reale libertà da quel pensiero ed odio comune che ancora loro soli professano.