Effetti collaterali da lockdown

Effetti collaterali da lockdown

Effetti collaterali da lockdown 150 150 Stefano Aggravi
Dopo le polemiche di ieri sulle dichiarazioni fatte dall’Istituto Superiore di Sanità riguardanti l’incidenza della pandemia in Valle d’Aosta, leggo questa mattina di un interessante report rilasciato da JP Morgan sugli effetti del lockdown.

Il report si concentra su di una serie di misurazioni e casi di stati dove i tassi del contagio sono andati in diminuzione anche dopo la revoca del lockdown, quasi a dimostrare che il virus possa “muoversi” con logiche tutte sue. Ovviamente, proprio come accaduto ieri, occorre considerare che ogni analisi fatta dovrebbe tenere conto di tutta una serie di fattori tra di loro connessi. 

Primi tra tutti i numeri considerati ed il rapporto tra questi. Mai come in queste situazioni utilizzare a sé stante un solo indicatore (vedi, ad esempio, il tasso “R”), senza tra l’altro contestualizzarlo, può generare pesanti conseguenze in termini comunicativi. Insomma, gli effetti collaterali rischiano di essere maggiori e come ci insegnano i mercati finanziari una semplice notizia può trasformarsi in una valanga mediatica con conseguenze anche terribili.

In situazioni come questa pandemia la gestione della comunicazione è fondamentale, non soltanto nello svolgersi della cosa, bensì soprattutto quando finalmente se ne sta uscendo. Perdere terreno a causa di una notizia negativa rimbalzata sui principali canali mediatici è cosa semplicissima, recuperarlo in tempo utile è ben altra cosa.